Cos'è un codice referral

Un codice alfanumerico, un link personale, un invito da condividere. Il codice referral è una cosa semplice, ma dietro nasconde una strategia di marketing che aumenta la fiducia e la crescita organica di un brand e fa risparmiare.

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Cos'è un codice referral

Cos’è un codice referral

Hai presente quel campo “Hai un codice amico?” che compare sempre più spesso quando ti iscrivi a un’app o a un servizio online? Ebbene, lì dietro si nasconde una delle strategie di marketing più efficaci degli ultimi anni: il codice referral.

Un codice referral, o codice amico, è un sistema che trasforma i clienti in promotori del brand. Ogni utente riceve un codice univoco, spesso formato da lettere e numeri o da un link invito personalizzato, che può condividere con amici, familiari o colleghi. Quando qualcuno usa quel codice per iscriversi o fare un acquisto, entrambi ottengono un bonus.

È una versione moderna e tracciabile del passaparola, con un vantaggio concreto per tutti.

Come funziona un codice referral

Il meccanismo è semplice e coinvolge tre attori:

  1. l’azienda;
  2. il cliente che invita (Referrer);
  3. l’amico invitato (Referee).

Generazione del codice

Il primo passo è la generazione del codice referral. L’azienda assegna al cliente un codice personale, visibile solitamente in una sezione come “Invita un amico” o “Programma referral”. Potrebbe essere, ad esempio, MARIO-R8K o un link come app.com/invito/mario-r8k.

Condivisione

Segue la condivisione del codice o del link invito. Il cliente invia il proprio codice a un amico, magari via messaggio, email o social. L’amico usa il codice durante la registrazione o il primo acquisto. Se utilizza il link, il codice viene applicato automaticamente.

Ponss.it è il luogo giusto dove trovare codici amico e invito. La community di iscritti condivide ogni giorno decine di link e codici sconto per aiutare altre persone a risparmiare, e ottenere un guadagno per il passaparola.

Tracking (tracciamento)

Il sistema dell’azienda traccia l’azione e riconosce la connessione tra chi ha invitato e chi è stato invitato, verificando che l’amico abbia completato l’azione richiesta (ad esempio un acquisto o la verifica dell’account).

Ricompensa

Quando tutto è confermato, arriva la parte più interessante: la ricompensa. Il referrer riceve il proprio premio, che può essere denaro, credito o un vantaggio sul servizio, e anche l’amico riceve il suo bonus di benvenuto.

Tutto in modo automatico e spesso trasparente: di solito app e piattaforme (es. Octopus Energy, Learnn, ecc.) hanno proprio una sezione dedicata dove puoi monitorare gli amici che hai invitato con il tuo codice / link amico.

I vantaggi del referral marketing

Il successo dei programmi basati sul referral marketing sta nel fatto che tutti ci guadagnano. È un sistema “win-win-win”: vince chi invita, vince chi si iscrive e vince l’azienda.

Per chi invita, la spinta è chiara. Un gesto semplice, come condividere un link, porta una ricompensa reale. Alcuni esempi: 10 euro di credito per ogni amico invitato, 5 euro in denaro, un mese di abbonamento gratuito o 1 giga di spazio extra su un servizio cloud.

Per l’amico invitato, il vantaggio è immediato. Entra nel servizio con uno sconto, un bonus o un periodo di prova più lungo. Un invito che trasforma la curiosità in azione: “Iscriviti e ricevi 15 euro di credito omaggio” oppure “Ottieni il 20% di sconto sul primo ordine”.

E poi c’è l’azienda. Pagare 10 euro a un cliente per portarne un altro è molto più efficiente che spendere 50 euro in pubblicità. Ma non è solo una questione di costi. Chi arriva su consiglio di un amico tende a fidarsi di più, a restare più a lungo, a diventare un cliente fedele. È marketing del passaparola, ma potenziato dai dati e dalla tecnologia.

Dove si trovano i codici referral

Oggi i codici referral sono ovunque. Le aziende digitali li usano per crescere in modo organico e per costruire una community di utenti attivi.

Nel settore finanziario, app come Revolut, Hype o Satispay offrono premi a chi invita amici: entrambi ricevono denaro quando il nuovo utente effettua la prima transazione. Stessa cosa la fanno anche i conti correnti bancari più evoluti, da conto corrente Arancio di ING a Credem Link, da isybank a Tot.

Nel mondo dell’e-commerce, piattaforme come Zalando o ASOS propongono sconti reciproci del tipo: “invita i tuoi amici, per te e per loro 15 euro di sconto”. In questo caso il codice sconto diventa anche uno strumento di referral marketing.

Le app di consegna o di trasporto, come Glovo, Deliveroo, Uber o Free2move offrono crediti e bonus spendibili per ogni amico iscritto.

Nei servizi in abbonamento, come Dropbox, il meccanismo è simile: ogni amico porta 500 MB di spazio extra gratuito.

Anche i siti di viaggi come Airbnb o Booking.com usano il referral marketing: un amico ottiene 25 euro di sconto sulla prima prenotazione e chi lo ha invitato riceve credito di viaggio.

E così nel gaming e nelle app di fitness, dove i premi possono essere gemme virtuali, livelli sbloccati o settimane di contenuti premium. Gli esempi sono innumerevoli, qui puoi visualizzare tutte le categorie e le offerte.

Come usare un codice amico

Dal punto di vista pratico, usare un codice amico o un codice sconto referral è semplice.

Durante la registrazione, troverai un campo con etichette come “Codice amico”, “Codice promo” o “Chi ti ha invitato?”. Inserisci lì il codice ricevuto. Alcuni servizi permettono di farlo anche durante il primo acquisto, nel carrello o alla cassa, proprio come per i codici sconto tradizionali.

C’è però un dettaglio da ricordare: i codici referral sono pensati per i nuovi utenti. Se hai già un account, non potrai applicare retroattivamente un codice per ricevere un bonus di benvenuto. È un meccanismo pensato per la crescita, non per il riutilizzo.

In questo caso puoi sempre fare un tentativo con i codici sconto, il cui scopo è farti risparmiare incentivando gli acquisti (e quindi spesso sono pensati per un uso prolungato).

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